Webinar sulla piattaforma Zoom. Per partecipare: https://us02web.zoom.us/j/85619276255
La questione dell’esposizione del Crocifisso
Come un fiume carsico, riemerge a distanza di dieci anni la questione della esposizione del Crocefisso nelle scuole pubbliche, e forse non solo.
Nel 2009, su ricorso del genitore di due alunni non di fede cristiana, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo CEDU condannò l’Italia per violazione dell’art, 9 della Convenzione, che garantisce a tutti la libertà religiosa, affermando che “L’esposizione del crocifisso nelle scuole lede la libertà di aderire ad una religione, diversa dalla cattolica, ma anche quella di non aderire ad alcuna religione, specie se collegata a personalità in formazione, quali quelle dei discenti. “
La sentenza
La sentenza provocò una grande reazione nel mondo cristiano italiano, e non solo.
Molte furono le voci levatesi anche dagli ambienti laici e perfino non credenti, contro ciò che appariva come una lesione non della libertà di religione dei ricorrenti, ma della cultura e tradizione italiana.
L’Appello
Il Governo dell’epoca inoltrò alla Grande Camera della Corte, in secondo grado, un appello molto circostanziato.
In Italia le iniziative a favore
In Italia, nel frattempo, si moltiplicavano le iniziative contro la pronuncia della Corte e a favore della tesi italiana che non ravvisava nella esposizione del Crocefisso nelle aule scolastiche alcuna violazione di alcun diritto umano o fondamentale.
Convegno di Umanesimo Cristiano
In particolare Umanesimo Cristiano, una libera associazione non confessionale ma ispirata ai valori del cristianesimo cattolico, organizzò il 23 giugno 2010 un convengo sul tema dal titolo I Valori e il diritto- Il caso del Crocefisso.
Patrocinio del Presidente della Repubblica
Il Presidente della Repubblica, nel concedere il suo patrocinio, volle esprimere pubblicamente la posizione della Presidenza inviando a Umanesimo Cristiano una nobile e accorata missiva, che venne resa pubblica da tutta la stampa e che ebbe notevole eco anche presso la Corte.
Lettera del Cardinale Bertone
Analogamente inviò la sua lettera di adesione e sostegno a nome del Papa il Segretario di Stato pro tempore, Cardinale Bertone.
La Grande Camera ribaltò la decisione
La Grande Camera ribaltò la decisione. In particolare riconobbe che il Crocefisso è per sé un simbolo “passivo”, ovvero che non induce alcun condizionamento negli studenti, e che quindi non era ipotizzabile alcuna violazione del diritto alla libertà religiosa.
Oggi
Oggi la questione è riproposta ad iniziativa di un professore di scuola media superiore, il quale ritenendo lesa la sua libertà religiosa dalla esposizione del Crocefisso, si è rifiutato di tenere lezione dinanzi a tale simbolo.
Su richiesta degli alunni, era stata convocata una assemblea di classe, nella quale a maggioranza gli studenti si erano pronunciati per il mantenimento della esposizione. Il Consiglio di classe, composto dagli inseganti e dai rappresentanti dei genitori e alunni, aveva ratificato la decisione.
Ciò non ostante il professore adottò il metodo di staccare dalla parete il Crocefisso e chiuderlo in un cassetto durante la sua lezione per poi riappenderlo alla fine di essa.
Il Preside ordinò la cessazione di tale comportamento
Il Preside reagì ordinando la cessazione di tale comportamento e dinanzi al rifiuto avviò l’azione disciplinare e irrogò una sanzione.
Impugnata di fronte al Tribunale
Questa fu impugnata dinanzi al Tribunale, che respinse il ricorso con sentenza confermata dalla Corte d’Appello.
Cassazione
Non pago, il ricorrente ricorse in Cassazione e la Sezione Lavoro di questa ha ritenuto che la questione fosse di massima rilevanza generale e ne ha rimesso la decisione alle Sezioni Unite della Cassazione.
Il Convegno di Umanesimo Cristiano e Lettera 150
Il convegno che Umanesimo Cristiano e Lettera 150 hanno organizzato per il 5 luglio 2021, intende affrontare il giorno prima della udienza dinanzi alle Sezioni Unite, questa delicata materia.
Partecipano
Esso vede la partecipazione quali relatori di Tonio Borg, professore e già Commissario Europeo, Maria D’Arienzo, professoressa ordinaria di Diritto ecclesiastico nell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Antonio Fuccillo, professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Ida Nicotra, ordinario di Diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Catania, Filippo Vari, professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università Europea di Roma.
Il Convegno è presieduto da Claudio Zucchelli
Il convegno è presieduto e coordinato da Claudio Zucchelli, Presidente aggiunto onorario del Consiglio di Stato e Presidente di Umanesimo Cristiano.