C’è un episodio del Rinascimento italiano tanto importante quanto poco conosciuto, forse perché messo in ombra dai capolavori dell’arte e dell’architettura che tutto il mondo riconosce. È il risveglio delle scienze naturali. Protagonisti ne sono stati Ulisse Aldrovandi e un piccolo gruppo di medici, farmacisti e naturalisti di alcune città italiane, che per la prima volta uscirono a studiare animali e piante in natura, anziché solo sui libri, muovendo i primi passi verso la scienza come la conosciamo oggi.
A Ulisse Aldrovandi e a quella prima generazione di naturalisti dobbiamo il nostro immaginario visivo della natura. Un immaginario costruito sulla base della tradizione dell’illustrazione naturalistica, che forse in nessun posto come a Bologna ebbe uno sviluppo così straordinario, e che si trasformerà un giorno nella fotografia e nei documentari che tutti conosciamo.
Non fecero scoperte rivoluzionarie, ma senza di loro non ci sarebbe forse stato così presto un Galileo, e con lui la nascita della scienza moderna. Di loro e della loro vicenda si sarebbero potute perdere le tracce, se l’Università di Bologna non avesse conservato nelle sue collezioni e nella sua biblioteca un patrimonio eccezionale di oggetti, immagini, libri e manoscritti, legati sia al lascito fatto da Aldrovandi alla città, sia alle raccolte dell’Istituto delle Scienze creato più tardi da Luigi Ferdinando Marsili.
L’altro Rinascimento offre al visitatore molti dei “gioielli” custoditi dall’Università di Bologna, in gran parte mai esposti prima, insieme a oggetti e opere d’arte provenienti da importanti musei italiani, a installazioni digitali, “cuciti” insieme da un racconto che li fa parlare, e che fin dall’ingresso prende per mano il visitatore e lo accompagna in un viaggio nel passato alla scoperta delle radici del presente.
L'esposizione è organizzata dal Sistema Museale di Ateneo, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Bologna, con il contributo di Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni e con il patrocinio del Comune di Bologna e del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea – ISEM.
Nata da un’idea di Roberto Balzani, professore dell’Alma Mater e Presidente del Sistema Museale di Ateneo, la mostra è curata da Giovanni Carrada, esperto di comunicazione della scienza e del patrimonio cultuale, con la consulenza scientifica dei professori Giuseppe Olmi e Davide Domenici dell’Università di Bologna.
Orari di apertura
Da martedì a venerdì: 10.00 - 16.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 18.00
La visita all’esposizione temporanea “L’Altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del Mondo” ha la durata di circa un’ora.
FONTE e INFO: www.sma.unibo.it